a novembre, all'apertura del blog, inserii un post chiamato Pog rom che riporto.
Dopo quello che è accaduto a Napoli, dopo le elezioni, nell'incredibile torsione autoritaria in coruso e nell'inseguimento a chi è piu' "repressivo" la preoccupazione è davvero alta.Pog rom
Dico la verità, in questi giorni sto soffrendo moltissimo.
Ho la sensazione che questo paese non abbia gli
anticorpi necessari a "capire" e "contrastare"
eventuali svolte di stampo fascista.
Basta riflettere sulla morte della donna a roma,
a come sia stata "maneggiata"dai media e
dalla politica (con un inseguimento incredibile
tra media e politica...) in maniera spregiudicata.
Ed è stato semplicissimo varare provvedimenti di "emergenza"
sulla sicurezza che non credo abbiano eguali negli ultimi 40/50 anni.
Sono spaventato. La sinistra c'è cascata di nuovo;
ha soffiato sul fuoco pensando di "coprirsi" su un
tema che, aldilà delle parole, non ha saputo
affrontare culturalmente, finendo per provocare
un incendio facilmente cavalcato da fini e co.
E' vero, siamo su una polveriera.
Ma ci abbiamo acceso un falò sopra!
In pochi giorni abbiamo fatto enormi passi indietro.
Oggi è normale abbattere in un giorno il campo.
Oggi è normale espellere in un giorno migliaia
di persone affidando ai prefetti l'atto.
Oggi è normale prendere provvedimenti restrittivi
extra-jus per "pericolosità sociale".
Oggi è "comprensibile" l'ira di chi attua
violenze squadristiche.
Nel 2007 abbiamo già avuto alcuni pogrom (Opera, Milano).
I rom sono tra fuga e deportazione, di nuovo.
1 commento:
sono d'accordo sul fallimento culturale, prima ancora che nelle sue attuazioni concrete delle politiche di integrazione. una degerazione che trova purtroppo sponda nella totalità dell'attuale parlamento. chiaro che se tutti, spesso con gli stessi slogan, alimentano l'odio verso il diverso, questo sfocia in atti di violenza come quelli cui stiamo assistendo nei confronti dei rom. Però mi permetto di dire che Ferrero, che non mi è molto simpatico, ha fatto da ministro proposte coraggiose e scelte nel senso dell'integrazione. la mia non è una difesa di ufficio di ciò che ormai non c'è più, è solo constatare che da l'irresponsabilità dei nostri attuali rapprensentanti politici alimenta l'odio. e noi che operiamo ogni giorno nella società sentiamo, percepiamo, viviamo ogni giorno che una vera integrazione si allontana sempre più. la sento anche una mia sconfitta,venendo da una zona dove la convivenza con i rom (siano essi stanziali o nomadi) è stata sempre difficile. per questo i corpi intermedi, i cittadini, la cosiddetta società civile devono opporsi in maniera forte a questa ondata gigante di razzismo e xenofobia.
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