L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

sabato 25 luglio 2009

Lettera a Bertolaso - proposta di modifiche di ordinanze.

Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidena del Consiglio dei Ministri e Commissario delegato per l'emergenza.
dott. Guido Bertolaso


Oggetto: richiesta integrazioni in ordinanza


Illustrissimo dott. Bertolaso,
al fine di favorire il rientro nella città dell'Aquila delle migliaia di sfollati e di evitare fenomeni di dispendio di risorse pubbliche, si richiedono le seguenti modifiche agli interventi messi in atto, attraverso specifiche norme in ordinanza. In particolare:

a)specifica dei Comuni esterni alla Regione Abruzzo, ove è possibile alloggiare con affitto a carico della Protezione Civile. In particolare si chiede che siano si considerati territori esterni alla Regione, ma che gli stessi siano compatibili con la pendolarità verso la città dell'Aquila e si eviti l'incentivo di affitti in luoghi particolarmente lontani o con mercati immobiliari assolutamente superiori ai prezzi fissati dalla protezione civile.
Cosi come oggi inteso (regioni limitrofe), lo strumento rischia di essere “normalmente” utilizzato per pagarsi un fitto finalizzato ad una stabile dimora per attività (studio o lavoro) presso città differenti da quella dell'Aquila.
In particolare si ritiene che, fuori dalla Regione Abruzzo, siano da considerare luoghi utili per fitti a carico della protezione civile esclusivamente i Comuni siti nella Provincia di Rieti e i seguenti nelle Provincie di Ascoli Piceno e Roma: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Folignano, Monteprandone, S.Benedetto del Tronto, Spinatoli, (AP); Agosta, Arsoli, Camerata Nuova, Cervara di Roma, Mandela, Marano Equo, Riofreddo, Subiaco, Vicovaro (Rm).

b)specifica circa la possibilità che l'affitto a carico della protezione civile sarà estendibile oltre i 6 mesi per le case classificate B e C.
Questa specifica si ritiene utile anche in considerazione del fatto che non è prevista la possibilità di assegnazione degli alloggi durevoli ai cittadini aventi abitazione classificata B o C e che sono estremamente diffusi i casi di classificazioni con B e C che risultano avere tempi per i lavori che rendono impossibile un rapido recupero delle agibilità.
Si ritiene inoltre, anche per incentivare l'uso dello strumento degli affitti, che sia da estendere oltre i 18 mesi la durata per i nuclei aventi abitazione classificata E.

c)aumento della cifra corrispondente al Contributo di Autonoma Sistemazione. Questo intervento, oltre a favorire la scelta di autonoma sistemazione, decisamente più economica dell'uso di strutture alberghiere e residenziali, incentiverebbe anche lo strumento dell'ospitalità attraverso la coabitazione con nuclei familiari aventi abitazioni agibili.


L'Aquila, 23 Luglio 2009 L'Assessore alle Politiche sociali
con delega alle politiche abitative.
(Luca D'Innocenzo)

sabato 11 luglio 2009

Le Macerie dell'Aquila, le macerie del G8.

Questo G8 era un G8 prevedibilmente inutile.
Inutile nella sua funzione internazionale.
Un G8 in cui la quantità di emissioni diventano dei gradi centigradi, fuggendo dall'impegno reale.
Un G8 in cui gli impegni diventano dichiarazioni.
Un G8 che ricicla le promesse sull'Africa senza dire una parola sulle precedenti mai rispettate.
Un G8 senza senso, con la stragrande maggioranza della popolazione rappresentata nei codazzi e non nel vertice.
Un G8 che aveva già fallito, aveva fallito a Genova e da li sempre.
Un luogo ridotto ad un momento per conoscersi.
Dove il gesto politicamente più significativo rispetto al modello economico è la doggy bag di Michelle.
Dove la sfida culturale più interessante è stata quella a distanza tra Michelle Obama e Carla Bruni.
Un G8 che se avrà un senso lo avrà solo per il luogo, per le immagini che L'Aquila bellissima, distrutta e struggente ha lasciato al mondo, dove lo sfondo, il tragico e straziate sfondo, ha reso grandi le foto degli 8, degli altri, delle mogli, dei figuranti.
Un G8 dove era più atteso un attore che il segretario generale dell'Onu.
Se non fosse stato per l'immensità di Obama che sembra riprendere le file del futuro del mondo (non solo a L'Aquila, ma prima a Mosca e poi in Africa), di questo G8 ricorderemmo solo il maestoso sfondo montano del vertice e la "scenografia" della mia amata e rovinosa città.
Un G8 inutile per il mondo, ovunque si fosse svolto.
Un G8 che forse lascerà qualche traccia di utilità all'Aquila, città che ha dovuto perire la distruzione per essere conosciuta, riconosciuta, apprezzata.
Il G8 si chiude così, fa calare il sipario sul suo fallimento decennale salvando la sua faccia e coprendo le sue macerie con le Macerie dell'Aquila.
Non era necessario contestarlo, era un vertice inutile per il mondo, aveva già perso.
Era utile che rimanessero nella memoria due cose distinte, le Macerie dell'Aquila e l'immensità, le immagini, i racconti, le foto, le vergogne, le parole e le paure dei giorni di Genova.
Le Macerie dell'Aquila e le giornate di Genova, due silenzi assordanti, al confronto dei quali le tracce di Michelle e di Carlà sono già vaporizzate.

domenica 5 luglio 2009

G8: consigli in caso di terremoto.

Abbiamo letto della presenza di due piani B in caso di terremoto.
Un B per fare il vertice altrove, un B per la fuga in caso di forte scossa durante il vertice a L'Aquila.
Abbiamo visto il dispiegamento delle forze dell'ordine, la massiccia presenza di forze militari, le batterie per la difesa aerea, abbiamo letto o visto i cecchini e letto dei servizi segreti e viceversa.
Siamo preoccupati. Siamo preoccupati per la reazione in caso di forte scossa, noi ormai abbiamo ahinoi acquisito un sapere autonomo sul campo in caso di scosse. Voi no.
Per questo forse è utile qualche consiglio qualora si verificassero le ipotesi generanti il piano B.

1. Se la terra trema non è utile sparare contro la terra.
E' vero che l' "attacco" viene dal sottosuolo, ma se sparate missili o bombe contro la terra, l'effetto si moltiplica, non si attenua.

2. Se un tramezzo cade, non usate il mitra contro il tramezzo.
E' vero che il pericolo viene dal tramezzo, ma se sparate contro di lui, questo accelererà la caduta.

3. Se il "Guerriero di Capestrano" si muove, non saltategli addosso buttandolo a terra per disarmarlo.
E' vero che appare pericolosamente armato, ma è inerme, e se invece di afferrarlo o buttarvi a terra voi per salvarlo attutendogli la caduta, gli saltereto addosso buttando lui per disarmarlo, finirete per distruggere uno dei simboli dell'Abruzzo, proveniente dalla nostra città di Aufinium e rappresentante uno dei nostri popoli avi.

4. Se scappate via cielo, avvertite prima la contraerea che siete voi!

5. Se scappate via terra, non intralciate le strade, servono per i soccorsi. Aspettate invece ore ed ore, prima o poi arriverà la protezione civile a montarvi una tendopoli per accogliervi.

6. Se vedete scene di panico, non sparate a caso contro tutto e tutti.
Se cecchini, servizi segreti, aerei, missili, elicotteri, carri armati, forze speciali continuano a sparare contro l'effetto panico, spareranno tutti contro tutti e finirete voi per ammazzare tutti.

7. A proposito, Presidente Obama, lei, individui prima una struttura portante, in caso di evento molto forte, si metta al riparo li. Finita la scossa controlli le scale, se sono ok scenda, altrimenti si metta al riparo e attenda i nostri straordinari Vigili del Fuoco. Se per caso invece scatta il panico dalla 1 alla 6, si nasconda e sfugga alla macchina infernale, enormemente più pericolosa del terremoto. A Lei teniamo molto, se vuole abbiamo qualche posto nei nostri camper.