L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

mercoledì 30 aprile 2008

Termovalorizzatori

"Quello dei termovalorizzatori rapprenta uno dei nodi centrali del programma di fine legislatura che stiamo completando. La formula - ha spiegato Del Turco - sarà quella della joint venture pubblico privata. Personalmente sono per una scelta coraggiosa che porti alla realizzazione di almeno due impianti e, possibilmente, anche di tre, la localizzazione dei quali potrebbe essere all'estremo nord e all'estremo sud della costa abruzzese e nella Marsica". La prospettiva "consentirebbe di abbattere le notevoli spese di trasporto del pattume. Ovviamente - ha concluso il Presidente - occorrerà predisporre una grande campagna di incentivazione della raccolta differenziata che, del resto, ha senso solo se legata all'utilizzo dei termovalorizzatori, potendo trattare solo i rifiuti secchi".

martedì 29 aprile 2008

Cl, per completare il quadro.

Dicevamo, speriamo che non diano a cl sanità e miur, ...
meglio formigoni al senato che a sanità o miur, ...
et voilà,
lupi alla sanità, gelmini al miur.
Lupi, ciellino storico, dai tempi della famosa e vecchia CUSL, milanese doc, formigoniano,
grandi legami con le gerarchie (Rino Fisichella), ex amministr.delegato fiera di milano,
padrino al tele-battesimo di magdi allam.

Gelmini, 35 anni, avvocato, da Desenzano sul Garda, lanciata in politica dall'assessorato in provincia di Brescia, poi consigliere regionale lombarda nell'era formigoniana, ciellina, nel 2006 in parlamento, alcune proposte di legge su scuola e università, ... basta leggerle per capire cosa
ci troveremo di fronte.

Non perdiamo altro tempo...

lunedì 28 aprile 2008

Crac

Ora il crac è completo.
Chissà se Veltroni pensa ancora che non lo riguarda.
Sarà anche qui colpa di Prodi e del "prodismo"?

P.D.

domenica 27 aprile 2008

Ghost town e guard-gated community

L'Aquila è tornata a parlare di notte, caos, studenti e sonno. Ancora, senza un vero perchè, se non quel sano populismo istituzionale che per una pagina di giornale ogni tanto è capace di mettere un macigno in un fiume per fermare un torrente in piena.
I residenti si lamentano del giovedi e del sabato e si troveranno presi per il culo sul giovedi e sul sabato (per far contenti i locali); gli studenti si lamentano per i rischi di militarizzazione e per il tentativo di impedire la piazza (luogo gratuito di aggregazione...) e saranno esattamente massacrati su questo punto (per far contenti i locali...).
Un ottimo risultato si otterà, in grande continuità, si combatterà l'aggregazione a basso costo e quella gratuita spingendo verso l'alto il costo della notte e il monopolio dei locali.
Ai residenti (ma anche ai locali...) sarà data in pasto la polizia, la finanza, i vigili, con tanto di postazione fissa.
La città di una volta, la ghost town, non tornerà (era una città tranquilla), la città della notte, la città conquistata sarà però liberata e l'aquila sperimenterà nel suo centro storico la sua prima
guard-gated community. Di sinistra ovviamente.

lunedì 21 aprile 2008

sondaggio manifesto

I lettori pensano che il titolo migliore per il manifesto che finalmente è scomparso dalla città (l'unico dato positivo di questo post elezioni) sia il seguente:

la mani sulla città 58%
progettare il futuro 19%
qui, quo, qua 13%
i ricchi e poveri 8%


rispetto alle previsioni è sorprendente il risultato di "qui,quo,qua"

giovedì 17 aprile 2008

Esercizi di inglese

Listen and repeat

1 - principianti

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2 - avanzato

Three switched Witches watch three Swatch watch switches. Which switched Witch watch Which Swatch watch switch?

3 - esperto

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mercoledì 16 aprile 2008

Palingenesi

Le elezioni sono state l'atto di conflagrazione finale della Sinistra italiana così come
l'abbiamo conosciuta.
La Sinistra, l'Arcobaleno ha provato a schivare questo atto, ripartendo da se stessi.
Non ci è riuscita. Non per assenza di impostazione teorico-programmatica, che ritengo di gran lunga la piu' adeguata al mondo dato, ma perchè gli elettori non gli hanno riconosciuto, al progetto,
ai suoi "costituenti", ai suoi "leader", la forza e la dignità di una vera alternativa.
Alla fine, tanto valeva votare per l'ennesima volta contro se stessi, ma per salvare il salvabile,
per correggere le virgole, per contenere il contenibile, come abbiamo fatto dal giorno dopo la sconfitta dei "Progressisti". Era meglio evitare l'azzeramento, che trasforma la ripartenza in una
impresa difficilissima.
Ora dovremo pensare ad una palingenesi della Sinistra, se vogliamo ancora chiamarla così, la palingenesi di un pensiero di alternativa, di una vera alternativa di società e di una vera alternativa del governo e dell'amministrare.
Saranno necessari confronti, momenti collettivi, discussioni, sfoghi, comunità politica...
ma credo che dovremmo aver presente la portata dell'evento.
Avevamo sperato che una fase liquida ci portasse ad una nuova e diversa solidità,
invece siamo entrati direttamente nella fase gassosa.
Non ci si può e non ci si deve fermare, naturalmente.
Dovremmo indagare e ricercare, dovremmo far emergere i conflitti sociali e ambientali e far emergere il bisogno di rappresentarli.
Dovremmo trovare una nuova sfera informativa, una nuova dimensione reticolare, una nuova forma comunicativa.

martedì 15 aprile 2008

La Sinistra.

Lo choc è senza precedenti.
Stavamo intuendo durante il voto, ma le proporzioni sono abissali.
Il popolo della sinistra è andato a votare, dopo aver votato per anni Prc, Pdci, Ds, dicendoci, sto con voi, mi fa schifo, ma questa volta devo votare idv, devo votare pd....
incredibile la dimensione del flusso, attendiamo i dati statistici, ma è evidente a tutti.
Un flusso che fa credere che il Pd abbia retto (ed invece perde radicamento reale) e che fa scomparire la sinistra. Un flusso che non basta a frenare la dirompente vittoria di berlusconi e della lega, ma che permette di far scomparire la rappresentanza politica della sinistra.
Un capolavoro politico di chi sapeva che avrebbe perso e sapeva che stava perdendo, ma ha deciso di far vincere Berlusconi, pur di cancellare tutto il resto e rimanere da solo a giocarsi il futuro di ciò che rimarrà dell'Italia. Un introiettamento non solo del modello americano, ma della politica come un "match", un gioco televisivo in cui uno vince e uno perde e il ruolo dei cittadini è decretare chi vince e chi perde, non come ci si fa rappresentare.
Una deformazione della rappresentanza, così come l'avevamo teorizzata, di dimensioni inaudite. Una deformazione della vita costituzionale italiana di dimensioni "bibliche".
Veltroni non si fermerà, vuole cambiare la Costituzione, ha nel dna l'antipolitica della "politica mediatica", la finzione che è in mano agli editori e ai proprietari.
Sarà durissima.
Sarà dura indagare la "leggerezza" del voto.
Sarà dura metabolizzare non il nostro choc, ma lo choc di chi ha votato per far scomparire la sinistra mentre pensava di votare per non far vincere berlusconi, di chi ha votato pensando di
stare a sinistra, di avere un luogo e una rappresentanza comunque e che oggi non sarà darsi pace dell'aver contribuito a consegnare il parlamento e il governo intero a forze alla mercè del Dipartimento di Stato americano e delle sue propaggini incacrenite di Bretton Woods.
Noi indagheremo, ci confronteremo, da qualche parte ripartiremo, con le nostre forze e con i
nostri corpi, ma non saremo merce al servizio di nessuno.
Questo parlamento non solo non avrà comunisti e socialisti ad animarlo, questo parlamento non avrà una forza chiaramente pacifista, in un paese a maggioranza pacifista.
Questo è un parlamento di guerra, Dio ce ne scampi, se esiste.
Questo parlamento avrà solo un manipolo democristiano con le radici ben piantate nella costituente e nella costituzione.
Cominciamo a capire come la difendiamo. Cominciamo da qui.

sabato 12 aprile 2008

Agli astensionisti.

Non andate a votare per voi, se non volete esercitare questo diritto.
Andate a votare per i tanti che vivono, studiano, lavorano, pagano le tasse in questo paese e, vivendoci, vorrebbero votare per cambiarlo, eppure non possono perchè nessuno gli ha riconosciuto questo diritto.

venerdì 11 aprile 2008

A grande richiesta, nuovo sondaggio

Visto il grande successo di questi giorni
è pubblico un nuovo sondaggio.
Così ognuno potrà esprimere liberamente
il proprio voto e condizionare
la comunicazione del blog.

P.D. - i risultati del sondaggio.

Porco D... 54%
PiDue (P2) 43%
Partito Demo 26%
Partito Democristiano 19%
Palladio 19%
Partito Democratico 5%
Padova 1%
Prievidza 0%

si ricorda che era a risposta multipla.

mercoledì 9 aprile 2008

Le mani sulla città (2)

A seguito di alcune reazioni stizzite ho riletto attentamente
il post in oggetto.
Ok, rettifico, non è chiaro se indicano progetti di speculazione.
Purtroppo il messaggio (comunicativamente parlando) che in
tre decidono del futuro della città e della sua "pianta urbana"
(quindi dell'urbanistica e della pianificazione) è invece chiaro.
Se volevano dare un altro messaggio, hanno sbagliato manifesto.

Wilkommenn

Benvenuti ai nuovi lettori del blog.

per una buona lettura:

consiglio n.1
nei blog la comunicazione è diretta, a volte cruda, secca.

consiglio n.2
nel blog si possono scrivere i commenti liberamente, se si hanno commenti, osservazioni, incazzature da esplicitare.

consiglio n.3
se uno pensa una cosa, la pensa e ad oggi non è ancora vietato.

aufidersen

domenica 6 aprile 2008

Bertinotti e l'unità della sinistra.

Bertinotti: "...una frammentazione identitaria condannerebbe la sinistra italiana alla marginalità e la farebbe scomparire dalla scena politica...".

Apprezzo lo sforzo che Bertinotti sta facendo, non so se il suo volto sia stato utile in questo mese ad incarnare il progetto della Sinistra Arcobaleno e tantomeno riesco a capire se "rassicura" sufficientemente l'elettorato di rif. Non so se è ormai più conserv della propria identità o più un elettorato ancora propenso alla "trasformazione".

Comunque è andata, ancora una settimana e poi tireremo le somme per lanciare il progetto della nuova soggettività della sinistra, nella speranza che ferrero e dili siano accorti.

mercoledì 2 aprile 2008

E' davvero Silvio il problema?

O non siamo forse noi e la nostra assenza di coraggio politico.
E' davvero Silvio, o meglio solo Silvio, il problema?
Certo Berlusconi è un incubo, un disastro, una sciagura, una iattura, come lo è Fini, per motivi diversi.
Ma Berlusconi è stato usato come un totem dietro cui nascondere la devastazione di ogni tessuto collettivo, di ogni modello progressista.
La Sinistra in Italia non c'è piu', c'è solo un lumicino di speranza per poter provare a ricostruirla, daccapo.
In questi anni, coperti dallo spauracchio berlusconi, il popolo della sinistra non ha visto, ha fatto finta di non vedere o semplicemente non ha potuto vedere la liquidazione della sinistra e la consegna dell'Italia alle oligarchie capitalistiche e notabilari.
Negli ultimi 15-20 anni l'Italia è il paese che, insieme agli Usa, nel mondo ha visto ampliarsi di piu' le divaricazioni sociali tra i "possidenti" e la popolazione.
L'Italia è il Paese "sviluppato" con il maggior tasso di precarietà e precarizzazione del lavoro.
L'Italia è il Paese che investe l'1% del Pil nell'Università pubblica, la metà della media europea.
In Italia la spesa militare è aumentata vortiginosamente, anche negli ultimi due anni, con i ministri Parisi e D'Alema che riteniamo sempre tra i "migliori" (e forse lo sono, sig!).
La Scuola e l'Università resistono come possono per una cultura dell'autonomia e della responsabilità dei lavoratori (t.a. e docenti) e degli studenti che continuano a tenere in piedi l'idea dei luoghi di tutti e per tutti, ma in troppi, fino ai Veltroni di turno, parlano di "poche eccellenze"...
I Salari "coprono" lo stesso potere d'acquisto degli anni '60; i diritti sono allo stato pre- Statuto dei Lavoratori; la differenza tra salari e accumulazione è allo stesso livello del '56.
Tutto questo è accaduto dal 90.
La domanda che mi pongo è sempre la stessa: la sinistra dov'era?
Era a dividersi su simboli e nomi, ma la sinistra in Parlamento, nel governo e nel Paese dov'era.
I Ds hanno fallito la loro "storia". E la sinistra nei Ds ha fallito l'obiettivo di tenere saldo il partito di "sinistra" a sinistra.
Non ci siamo riusciti, abbiamo fallito e con noi hanno fallito i Ds.
C'è stato una sola fase in cui sembrava fossimo capaci di invertire la rotta, da Genova al Circo Massimo fino al 15 Febbraio globale contro la guerra. Ma siamo stati sconfitti. Sull'altromondismo ci hanno portato in canzone, ci hanno lusingato ed hanno fatto finta di ascoltarci, ma finita la spinta del movimento siamo stati massacrati, l'ondata liberista e capitalista è stata travolgente ed ha comprato tutti, i partiti e i cittadini, anche quelli di sinistra. Sulla guerra ci hanno sfidato a viso aperto, avanti tutta, contro i popoli. E' la torsione autoritaria globale.
Berlusconi è solo un interprete di questa torsione. Veltroni ne è un altro.
Sul modello di democrazia Veltroni è addirittura piu' berlusconiano di berlusconi, parole, vuoto, cinema, come dice nello spot.... vedo vedo vedo vedo ad un certo punto addirittura "sento".
Sono schifato.
E non mi spaventa Berlusconi. nè Veltroni.
Mi spaventa la consapevolezza del popolo della sinistra. Mi spaventa la durezza di una impresa che sarà necessaria: la ricostruzione di un conflitto sociale e politico e la sua riconnessione ad una rappresentanza sociale e politica.
Conflitto e rappresentanza, come ieri, come sempre, come nelle migliori lotte che abbiamo fatto, nell'Università (udu), nel territorio (terzo traforo), nella società (statuto dei lavoratori).
Dobbiamo rimettere in piedi le linee di conflitto e contestualmente gli spazi della rappresentanza.
Questa è l'impresa, il Pd è solo un illusione, un v(u)oto a rendere, una faccia presentabile della stessa devastazione sociale e democratica.
Questa sfida vale tutto.