L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

giovedì 26 giugno 2008

Rebus - soluzione

La soluzione del vecchio rebus è la seguente:

Sindaco: Tempesta
Soggetto progressista: Centrosinistra
Autore: Carlo Benedetti

mercoledì 25 giugno 2008

Sondaggio su città universitarie.

Il vecchio sondaggio si è dunque chiuso, raggiungendo quasi 100 votanti, nel seguente modo:

Come valuti le politiche della giunta Cialente per trasformare L'Aquila in vera Città Universitaria?

Quali politiche? 44%
Pessime 23%
Buone 18%
Giunta che? 12%
E' passato solo un anno... 1%

Dunque la notizia c'è.
Ben il 18% valute le politche della giunta Cialente sul tema della Città Universitaria buone.

Assolutamente un risultato superiore alle piu' rosee aspettative.

lunedì 23 giugno 2008

Il Centro di Domenica

Sul quotidiano di ieri, domenica, edizione L'Aquila, si consiglia la lettura del forum organizzato dallo stesso quotidiano con il Sindaco.
Il Sindaco da una lezione chiara:
come scaricare il proprio fallimento e la propria inadeguatezza verso ciò che in questa città è riuscita a non cadere nel declino collettivo, nonostante gli sforzi che le "istituzioni" aquilane hanno fatto per trascinarcela, ovvero l'Università.

Riprendendo l'editoriale del direttore, siamo forse condannati alla mediocrità.

venerdì 20 giugno 2008

Tar Veneto: no al raddoppio della Dal Molin

No all'ampliamento della base Dal Molin a Vicenza: il Tar del Veneto ha bocciato il raddoppio della base americana.
E' mancata, per il Tribunale, la consultazione della popolazione interessata nonostante fosse prevista dal memorandum Usa-Italia.


ogni tanto una buona notizia...

I Rom in Calabria, ...

I Rom in Calabria e l'arte calabrese di sopravvivere

di Claudio Dionesalvi


Adrian ha solo 3 mesi ed è rumeno. Vive in uno dei tre campi improvvisati. L'uomo che mi conduce nella baracca bollente che l'ospita, lo indica intenerito. Dorme. Sdraiato su un lettone. Ci saranno 40 gradi e non è ancora estate.
È da oltre tre secoli che nessuno s'accampava qui, sulle rive del Crati: il fiume che attraversa Cosenza e spiana la vallata fino a precipitarsi nello Jonio, poco distante dalle rovine dell'antica Sibari.
In città il Crati scorre dietro la stazione. I Cosentini hanno rinunciato da tempo a frequentare queste rive. In estate vi fiorisce spontanea una macchia intricata di erbacce. In passato, il Comune provvedeva a ripulire tutto, disboscando la foresta di canneti ed arbusti. Ma nell'ultimo anno, l'amministrazione comunale ha trascurato la pulizia degli argini. E ci si sono insediati centinaia di rom rumeni, regolarmente muniti di documenti europei.

All'inizio nessuno se n'è accorto. Poi, nel vicino quartiere popolare di via Popilia, sono cominciate le prevedibili ondate di panico morale: "rubano le lenzuola... hanno occupato la casa di una signora che era andata al mare... fanno l'amore in mezzo alla strada... sfottono le nostre donne... i loro figli puzzano e vanno a scuola con i miei...". E via, raccolte di firme, telecamere dei media nazionali, appelli, ruspe, mobilitazioni. Effettivamente, la convivenza non era facile. Anzi, era impossibile. Se non fosse stato per le associazioni ed i volontari che si sono messi subito in mezzo, si sarebbe arrivati ad una napoletanizzazione della vicenda.
Tra il Pollino e la Sila, il Tirreno e lo Jonio, nella terra degli antichi Brettii, gli zingari si sono stratificati nel corso dei secoli, disseminandosi qua e là a grappoli, tipo cozze. Ma tutti fanno finta di non saperlo. Perché sarebbe amaro ammettere che siamo stati noi a trasformare una piccola parte di loro in agguerriti soldatini e colonnelli della 'ndrangheta. Allevavano cavalli, riciclavano materiali di scarto, come avviene un po' dovunque. Adesso una minoranza di questi ex nomadi, dotata di italianissimi cognomi, riesce a far pisciare addosso persino il più dritto dei malavitosi nostrani.
Sono due facce di un problema infinito. I rom di ieri ed i rom di oggi. Quelli, integrati nel peggiore dei modi oppure rimasti ai margini della società, come i Calabresi emigrati in tutto il mondo. Questi, non integrati ed indisponibili a rinunciare alla propria pigrizia, come i Calabresi emigrati in tutto il mondo.
Il problema è che in mezzo ai Calabresi emigrati in America, Australia e Svizzera, come tra i rom di ieri ed oggi in Italia, c’è anche tanta gente rispettosa, attiva e tranquilla. Questa, però, è una verità talmente banale, che è difficile farla passare.
E così, forse per la prima volta nella sua storia, anche sopra Cosenza, città dal grande passato civile e culturale, aleggia lo spiritello dispettoso del razzismo.
Per affrontare l'emergenza, l’amministrazione comunale si è sprecata: ha messo a disposizione ben quattro (4) bagni chimici. Qualcosa di più hanno fatto quelli della Provincia, pressati dai comitati antirazzisti e dal volontariato cattolico. Hanno piazzato un po' di famiglie in ostello, ma presto i fondi sono terminati e quindi si è tentata la carta di collocarli in alloggi disabitati esistenti nei diversi centri del circondario. Apriti cielo! È scoppiato il finimondo. Interi paesi in rivolta contro gli zingari. Così per un paio di mesi s'è deciso di ospitarli in una struttura missionaria ubicata nel cuore della città. Poi però, di fronte all'immobilismo istituzionale, anche da lì sono dovuti andar via, perché da soluzione temporanea si era trasformata in parcheggio permanente, con i problemi immaginabili in una realtà che ogni giorno deve già provvedere a dare sollievo ad altre centinaia di persone.
Alla fine, sono tornati a vivere sul fiume. Finché nessuna ragazza rom sarà accusata di voler sequestrare un bambino, tutto filerà liscio. In caso questa situazione si verificasse, sarebbe una calamità. Perché quaggiù, per una questione di sopravvivenza, la gente è abituata a guardare il mondo con occhi strabici.
Sopravvivono i magistrati che danno la "caccia alla mafia", ma non hanno ancora individuato un solo livello politico in trent’anni di inchieste e tre guerre di mafia.
Sopravvivono i politici che prima chiedono voti agli "amici degli amici" esternando promesse, e dopo, non mantenendole, piagnucolano nel ritrovarsi la macchina incendiata di notte.
Sopravvivono i poliziotti quando fermano trenta Rumeni irregolari che vanno a raccogliere arance nei campi: li portano nel Cpt, ma si guardano bene dall'andare ad ispezionare la tenuta in cui quei poveracci lavoravano al nero.
Sopravvivono gli abitanti dei quartieri popolari che se la prendono con lo zingaro perché "il Comune gli ha assegnato la casa popolare però se l’è venduta", ma fanno finta di non vedere che nelle case popolari vivono personaggi loschi che non ne avrebbero diritto.
Sopravvivono i Cosentini: rinnegano i nostri ritmi autoctoni di vita e inseguono l'ossessionante frenesia lavoro-guadagno-consumo che ottenebra tanta umanità nel nord Italia; imprecano contro "gli immigrati che rubano il lavoro ai nostri giovani", ma fanno finta di non sapere che le agevolazioni ed i finanziamenti pubblici sono finiti nelle tasche di "... prenditori" locali e bottegai che sfruttano i ragazzi del sud riducendoli in schiavitù.
Sopravvivono tanti giornalisti di questo angolo di pianeta, che abbaiano contro l'usura e la malavita, ma consumano le proprie nottate in locali gestiti da mafiosi in giacca e cravatta... ed esperti "cravattai".
Grazie agli occhi storti, tutti sopravviviamo. E lungo il fiume Crati s'aspetta la prossima mareggiata.


tratto da Carmilla

giovedì 19 giugno 2008

Direttiva europea sui rimpatri. Vergogna.

Una vergogna assoluta.
Il buio sta avvolgendo l'Europa.

la direttiva

P.S.:
il gruppo del PSE ha ufficialmente votato contro.
però....

i socialisti spagnoli hanno votato a favore (Zapatero sull'immigrazione si conferma un disastro)
gli esponenti del Pd, anche quelli iscritti al PSE, si sono astenuti.

Per piacere staccate la spina a questa finzione e ridate aria al socialismo vero.

T.T.

le democrazie non sono veramente obbligate a scegliere tra Monaco (vile capitolazione) e Dresda (bombardamenti sanguinosi)

Outing

Io non vado al Pd.

mercoledì 18 giugno 2008

Rebus.

"

il fallimento della Giunta * , oltre che segnalato da fatti obiettivi circa i quali è difficile discutere, … si segnala per via di tensioni fortissime tutte interne alla maggioranza. Le polemiche <…>, oltre che motivata, infatti, dal riferimento e alla critica velenosa e informata circa la irrealizzazione completa del programma elettorale di *, traggono origine da un malessere diffuso, da una sfiducia nelle intrinseche capacità amministrative del Sindaco * e della Giunta e da un allarme circa la correttezza e la legalità di alcune operazioni urbanistiche di rilevanza economica notevole … .

...

Responsabilmente ci si dovrebbe porre il problema, fin da ora, nell'interesse dell'Istituzione e dei cittadini, della gestione corrente dei prossimi x di amministrazione che si prospettano carichi di dubbi ed incertezze e, per questo, si adombra la concreta possibilità di una completa paralisi amministrativa.
Il Consiglio Comunale da tempo non assolve al suo naturale ruolo di indirizzo politico e, per fisiologiche defezioni politiche da parte della maggioranza, non ha più i numeri per riunirsi utilmente.
# sta lavorando per la città, coinvolgendo in un dibattito aperto e democratico i cittadini e le persone "per bene" al di là delle appartenenze, nel tentativo di riconsegnare alla municipalità una normalità amministrativa e gestionale che, dopo x di "*", è per molti solo un ricordo lontano.

…"

# = soggetto politico “progressista”.

* = Sindaco

x = arco temporale (mesi/anni)

Indovina autore e periodo associando/allocando/assegnando * e # .

martedì 17 giugno 2008

l'UE nell'800

L'Ue ha trovato l'accordo in commissione affari sociali che permetterebbe di arrivare a 60/65 ore di lavoro settimanali.

Vediamo se il Pse esiste in Parlamento, visto che il "Labour" è stato il principale sponsor della proposta, al fianco dei paesi dell'est.

Prima litigano seriamente al proprio interno, su lavoro, sociale, guerra, meglio è.

giovedì 12 giugno 2008

Crisi.

Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.

martedì 10 giugno 2008

10 Giugno 1967

Israele occupa Gerusalemme Est, la città vecchia, le mura erodiane e la spianata delle moschee.

Le immagini dei militari e dei cittadini dello stato ebraico che immediatamente, andando in massa sul muro del pianto "riconquistano" anche una proprietà culturale, identitaria, millenaria.

Dopo pochi giorni viene completamente abbattuto il quartiere medievale di Mughrabi, il quartiere marocchino, per costruire una grande piazza delle cosiddette mura occidentali.

Da allora Israele è attraversata, guidata, dominata dalle pulsioni oltranziste, che hanno fatto riemergere persino l'idea della costruzione del Tempio.

La famosa passeggiata del criminale Sharon lungo la spianata delle moschee ha spento le speranze di pace, ha riacceso le violenze, ha fatto "riemergere" il Tempio contro la moschea di Al-Aqsa e la Cupola della Roccia.

Da quel giorno la "Sancta Sanctorum" miete vittime, profughi, sopraffazione, violenza, occupazione.
Da quel giorno la "Sancta Sanctorum" devasta un popolo e tiene aperto uno scontro globale, lasciando un miliardo di uomini e donne nel mondo legati da una "fratellanza religiosa" nella condizione di umiliati, alla disperata ricerca di una propria liberazione.

Le mura erodiane, le mura occidentali, il muro del pianto, il muro Al-Buraq tiene sotto scacco ancora oggi il mondo e la pace.

domenica 8 giugno 2008

Assemblea Comunale - Sd

Lunedi ore 17.30 presso il Palazzetto dei Nobili, si svolgerà l'assemblea
aperta di Sinistra democratica per dibattere sui temi legati al Comune dell'Aquila ad un anno dalla vittoria alle elezioni comunali.