L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

venerdì 30 novembre 2007

Cosa dolce cosa

Il Prc per reggere il proprio congresso decide
da solo quando è finito il "vincolo politico",
quando chiedere "la verifica", quando riaprire
in commissione l'accordo sullo "scalone",
mentre si era deciso di "migliorarlo" sulla precarietà.

Il Pdci di tutta risposta vota diversamente da
come concordato con gli altri, con l'effetto
di "sembrare piu' a sinistra" e di lanciare
messaggi a Prodi e agli altri della sinistra
(quando smetteremo di prendere il voto nei vari
consessi come strumento per lanciare
messaggi? ).

Il Prc e il Pdci si osservano per studiare
le mosse sulla falce e martello.
Il primo pronto a rinunciarvi, il secondo no,
ma se il secondo no allora il primo non so...

Sd senza uno straccio di linea guida e di
organizzazione, naturalmente con inevitabile
ripercussione a tutti i livelli (difficile fare
politica senza sapere dove si va, salvo
entrare nella competition a sinistra ...)
Sd che da un lato lascia andare via come
se nulla fosse una parte del movimento
e dall'altro si preoccupa di sterilizzare
invece il congresso di rifondazione.

I Verdi che sono spaccati tra andare nel
Pd a fare le ancelle di Realacci, rimanere
con il Sole che garantisce l'1,5 ... o
provare a fare un percorso piu serio.
Anche loro che all'atto dell'avvio del
processo della sinistra pagano il conto
di anni di politica interna in cui il
"collante" non è stata la linea, ma gli
scontri tra notabilati. Per cui si può
essere moderatamente di sinistra in alcune
aree del paese, disobbedienti nel nord-est,
macchine di voto (e non solo) in campania,
etc.. etc...

Insomma a guardarla così sta cosa fa un
pò schifo.
Eppure è piu' forte, decisamente piu' forte
il bisogno di una sinistra ampia plurale
radicata nella tradizione del socialismo,
che metta al centro il conflitto
capitale-lavoro e il conflitto capitale-ambiente,
che sappia lottare stare in campo per una
trasformazione della società tale da liberare
le donne e gli uomini dalla sopraffazione del
bisogno, di liberarli dall'autoritarismo e di
consegnare ai posteri una terra ancora feconda.

E' piu' forte il bisogno delle miserie in corso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

il bisogno c'è... la sensazione è che questa "sinistra" (in senso ampio... Prc.Pdci.Verdi.Sd) non sia pronta ed in grado ad affrontare un passaggio così delicato quanto drastico. L' immagine che oramai si sta prospettando è sempre più quella di un Pd contenitore e scatola di tutte le correnti che si possono avvicinare ora al centro ora alla sinistra. La preoccupazione maggiore che in quest' ultimo periodo si sta avendo è quella di contarsi per cercare di contare di più nella macchinosa "cosa rossa". Non ci si sta rendendo conto a mio giudizio (ed un fatto evidentissimo sono le politiche del 2006) che mentre prima il popolo più politicizzato della sinistra o il centro sinitra borbottava ma all' urna a compliare la scheda andava comunque, ora questo ragionamento sta passando inevitabilmente a destra...