Non ci sono i soldi quindi niente grandi eventi, e va bene così.
In questo senso le serate in Piazza Duomo (Marlene Kuntz, Mori Kantè, Finley) vanno anche bene (magari i Finley no, però sono gusti per carità...).
Si punta allora sul messaggio di Celestino, sui dibattiti, sulle riflessioni.
E ci si ritrova con Olympia, che per carità sarà anche un bel film, ma forse accostare Celestino alle Olimpiadi di Berlino del '36 è un pò azzardato.
E ci si ritrova con Pippo Franco come personaggio dal clamore pubblico (sic) in cerca di spazi/sostegni per un suo progetto su Federico II.
E ci si ritrova con la "Principessa" d'Afghanistan.
Si gira per la città e si trova, ad aggiungersi alle orribili istallazioni che deturpano tutte le piazza dell'estate aquilana, una schifezza montata a Piazzetta Camponeschi, in una delle zone piu' caratteristiche della città, tra Comune, Gesuiti, Palazzi signorili, Palazzetto dei Nobili occupata da una presunta discoteca, con Federico II invaso dalle cubiste (non bastava Pippo Franco).
Si spera che i celestiniani, almeno loro, siano davvero nel solco...
...e ci si ritrova con la Messa officiata da Padre Quirino Salomone per il defunto Nietzsche.
Non si capisce se per mostrare la forza del perdono all'ideologo del SuperUomo (oltreuomo) e all'autore dell'Anticristo o per riscoprirne affinità con l'attuale guida della Chiesa cattolica.
Per fortuna rimane Celestino V, con la sua bolla, con la sua asciutta e dirompente diversità.
L'Aquila, 06 Aprile 2009
Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.
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