L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

venerdì 29 agosto 2008

non mi sento prigioniero

...anche perchè la sinistra aveva rappresentato per tanti anni la lotta contro l'idea che il corpo elettorare è un corpo da sedurre e poi da fottere e poi da imbrogliare mille volte ...
costruimmo laboratori di una nuova idea di essere città, costruimmo una rottura, cioè procedemmo alla ricostruzione di forme di comunità, a partire da una idea dell'urbanistica, da una idea dei servizi sociale, da una idea dei bambini, ....la politica era abitata da soggetti in carne ed ossa.
Tu dicevi a Giovanni o a Michele a Luisa e ad Antonella e glielo dicevi quando avevano 80 anni e quando ne avevano 16, quando erano normodotati o quando erano diversamente abili
la politica era lo strumento per raccontarsi e per raccordarsi dentro una forma di comunità; allora dobbiamo fare questo compagni, noi prima di ritrovare il consenso dobbiamo cercare il senso dell'agire politico, collettivo, in questo senso e in questa italia e insieme procedere.
Io non mi sento prigioniero, mi sento a disposizione di questo impegno, che è quello di un fronte largo ... mi sento impegnato in un cammino in cui cerco tanta altra gente, non per fargli l'esame del sangue, ideologica, ma per dirgli costruiamo insieme una società alternativa a quella della paura.
... (nichi vendola)

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