L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

mercoledì 16 aprile 2008

Palingenesi

Le elezioni sono state l'atto di conflagrazione finale della Sinistra italiana così come
l'abbiamo conosciuta.
La Sinistra, l'Arcobaleno ha provato a schivare questo atto, ripartendo da se stessi.
Non ci è riuscita. Non per assenza di impostazione teorico-programmatica, che ritengo di gran lunga la piu' adeguata al mondo dato, ma perchè gli elettori non gli hanno riconosciuto, al progetto,
ai suoi "costituenti", ai suoi "leader", la forza e la dignità di una vera alternativa.
Alla fine, tanto valeva votare per l'ennesima volta contro se stessi, ma per salvare il salvabile,
per correggere le virgole, per contenere il contenibile, come abbiamo fatto dal giorno dopo la sconfitta dei "Progressisti". Era meglio evitare l'azzeramento, che trasforma la ripartenza in una
impresa difficilissima.
Ora dovremo pensare ad una palingenesi della Sinistra, se vogliamo ancora chiamarla così, la palingenesi di un pensiero di alternativa, di una vera alternativa di società e di una vera alternativa del governo e dell'amministrare.
Saranno necessari confronti, momenti collettivi, discussioni, sfoghi, comunità politica...
ma credo che dovremmo aver presente la portata dell'evento.
Avevamo sperato che una fase liquida ci portasse ad una nuova e diversa solidità,
invece siamo entrati direttamente nella fase gassosa.
Non ci si può e non ci si deve fermare, naturalmente.
Dovremmo indagare e ricercare, dovremmo far emergere i conflitti sociali e ambientali e far emergere il bisogno di rappresentarli.
Dovremmo trovare una nuova sfera informativa, una nuova dimensione reticolare, una nuova forma comunicativa.

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