L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

martedì 10 giugno 2008

10 Giugno 1967

Israele occupa Gerusalemme Est, la città vecchia, le mura erodiane e la spianata delle moschee.

Le immagini dei militari e dei cittadini dello stato ebraico che immediatamente, andando in massa sul muro del pianto "riconquistano" anche una proprietà culturale, identitaria, millenaria.

Dopo pochi giorni viene completamente abbattuto il quartiere medievale di Mughrabi, il quartiere marocchino, per costruire una grande piazza delle cosiddette mura occidentali.

Da allora Israele è attraversata, guidata, dominata dalle pulsioni oltranziste, che hanno fatto riemergere persino l'idea della costruzione del Tempio.

La famosa passeggiata del criminale Sharon lungo la spianata delle moschee ha spento le speranze di pace, ha riacceso le violenze, ha fatto "riemergere" il Tempio contro la moschea di Al-Aqsa e la Cupola della Roccia.

Da quel giorno la "Sancta Sanctorum" miete vittime, profughi, sopraffazione, violenza, occupazione.
Da quel giorno la "Sancta Sanctorum" devasta un popolo e tiene aperto uno scontro globale, lasciando un miliardo di uomini e donne nel mondo legati da una "fratellanza religiosa" nella condizione di umiliati, alla disperata ricerca di una propria liberazione.

Le mura erodiane, le mura occidentali, il muro del pianto, il muro Al-Buraq tiene sotto scacco ancora oggi il mondo e la pace.

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