Dopo 1 mese e mezzo tutti sono sorpresi di scoprire che, pur avendo un filo diretto con il sottoscritto, gli studenti della casa non comunicarono nè a me, nè ai rappresentanti, nè al cda alcuna delle loro preoccupazioni.
E' così. Questo che è raccontato come un'allarme megagalattico fu in realtà circoscritto al rapporto tra gli studenti e gli uffici.
Nessuno, nè gli uffici, nè gli studenti, comunicarono al cda alcunchè.
Forse non c'è stato il tempo, forse era un allarme "rientrato", forse è mancato un filo così. Ma questo è.
Altra sorpresa, evidentemente per chi ha cancellato la memoria degli anni: gli studenti erano ampiamente soddisfatti della struttura ed infatti chiedevano tutti la conferma. Naturalmente non c'entra nulla con le denunce nè con loro, è solo un ristabilire un patrimonio che è sempre stato comune. La Casa non era affatto un lager così come la si è voluta raccontare in questo mese e mezzo.
Altro, che attiene alle eventuali responsabilità, non c'entra nulla con questa storia.
A proposito, non solo io sento nell'aria un tentativo di "depistaggio"..., ma il tempo piano piano fa sgonfiare i palloni e lascia in prospettiva la ricerca delle cose reali...
L'Aquila, 06 Aprile 2009
Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.
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