L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

mercoledì 19 marzo 2008

Le mani sulla città.

Un manifesto campeggia in città.
La Presidente della Provincia, il Sindaco dell'Aquila, il Sottosegretario allo Sport
intorno ad un tavolo, con una cartina della città dispiegata, e le loro mani ad indicare
progetti di speculazione. La scritta: progettare il futuro.

Bel manifesto! Rappresenta esattamente la situazione attuale.
Tre persone decidono, tra loro, senza democrazia, senza regole, senza trasparenza,
sull'intera urbanistica e sull'intera pianificazione territoriale, con la corte dei palazzinari
a fare la fila fuori la porta.

Vergogna!
Giu' le mani dalla città!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Chissà perchè il Sindaco era tenuto stretto e rivendicato e elogiato finchè apparteneva a Sinistra Democratica, demonizzato e schifato dal giorno in cui ha cambiato partito. La coerenza della sinistra aquilana

Luca D'Innocenzo ha detto...

elogiato quando è da elogiare.
criticato quando da criticare, come si è potuto vedere sulla questione notte.
Lo critico duramente per la scelta politica che ha fatto, ma non c'entra nulla con le scelte amministrative.
Che valuto per quelle che sono.
Quel manifesto è schifoso.
Ed è da contrastare la tendenza "alla vendita del territorio", l'idea che ci deve essere "la ciccia" (usando un termine che si usa a pal.margherita) per i costruttori.
Abbiamo enormi porzioni di territorio con vincoli decaduti e un prg dell'anteguerra. Si deve lavorare su questo, non su "urbanistica contrattata" che continua ad andare in deroga e a rubare territorio...
Infine quel manifesto è schifoso, così come tutta la campagna della turco sulla sanità, perchè è l'istituzione che fa campagna elettora, tralasciando che non c'è l'unione in campagna elettorale e che governo prodi ed amministrazioni sono dell'unione.
Dispiace ma questa campagna sta tracciando un solco profondissimo e il 15 di aprile non sarà certo possibile far finta di niente.
Non sarà come prima al comune, non sarà come prima alle prossime provinciali.

Anonimo ha detto...

Bè rispondo solo all'ultimo punto: voglio proprio vedere quanti avranno le palle?il coraggio?la coerenza?di proporre una candidatura alternativa alle provinciali, per mandare in pensione i soggetti di cui parli