Massimo Calearo, presidente di Federmeccanica. La piu' oltranzista delle associazioni "categoriali" di Confindustria, leader degli industriali Vicentini, i piu' oltranzisti delle associazioni territoriali
di Confindustria, capolista in Veneto.
Ritiene "eccezionale" la legge 30, si ritiene "incompatibile" con Visco e la lotta all'evasione (è stato scelto lui, non Visco), inneggia a Mastella che ha fatto cadere il governo Prodi, ha l'inno d'italia come suoneria oggi che è nel Pd, ma la Santachè gli ricorda che aveva un inno ben piu' di destra (Giovinezza? Faccetta nera?), inneggia allo sciopero fiscale ed è stato il piu' leghista degli industriali.
E' l'organizzatore del famoso convegno di Confindustria dove Berlusconi insultò i leader confindustriali sommerso di applausi dalla platea. Favorevolissimo alle nuove basi di Vicenza. Odia la Guardia di Finanza...
Ha reso quasi impossibile la trattativa per il rinnovo sindacale, è stato l'artefice dell'isolamento della FIOM insieme a parte della CISL.
Ha tentato anche quest'anno di far saltare l'accordo con la FIOM, ma ha tenuto l'asse FIOM-FIM-UILM grazie allo spostamento dell'ultimo anno della FIM CISL su posizioni piu' "sindacali". Si è opposto fino a vincere all'introduzione di 1 ora (una!) l'anno di assemblea sulle norme sulla sicurezza sul lavoro. Appena il contratto è stato rinnovato ha affermato "spero sia l'ultimo contratto nazionale"...
Baretta è il numero 2 della Cisl, dopo aver guidato per anni la Fim Cisl.
Nerozzi è stato a lungo membro della segreteria confederale della CGIL (dal 2000, con Cofferati), dopo aver guidato la Funzione Pubblica della CGIL. Si è caratterizzato negli anni come la "sinistra della maggioranza CGIL". Per anni tra i leader della sinistra DS e tra i fondatori di Sd, poi folgorati dal "voto utile a Vetroni" (nel senso che è utile a Veltroni, non certo alla sinistra...).
Tutti in Veneto, ma con una differenza....
Calearo Capolista Camera Veneto 1
Baretta terzo in lista Camera Veneto 2
Nerozzi quinto in lista Senato Veneto (capolista Morando, liberal)
gran bel risultato per i neo-democratici epifani e nerozzi, bene, per il Pd è necessario "tenere tutti insieme", ma con una gerarchia che da alla cultura CGIL il ruolo di riempilista, di specchietto per i lavoratori, la gerarchia della lista è la gerarchia delle idee, quelle di Calearo, con solo una qualche concessione alla CGIl, naturalmente mediate dalla CISL.
Olè,
spero solo che la Cgil sia attraversata da un salutare scossone, che sappia farla uscire dalla corporativizzazione fascistoide della teoria della categoria unica padrone-lavoratore del Pd di Veltroni. In cui ovviamente il padrone è sempre il padrone, ed è dunque in cima, e il sindacato è parte dell'impresa....
L'Aquila, 06 Aprile 2009
Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.
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