L'Aquila, 06 Aprile 2009

Le parti del nostro animo che la guerra ci ha strappato, ritorneranno al focolare.

martedì 1 luglio 2008

Pierluigi Mantini.

Se il lodo Alfano prevede la sospensione del processo per le alte cariche solo per la durata del mandato, comunque rinunciabile dall'interessato, potrebbe superare il vaglio di costituzionalita'. Si apre a questo punto la questione, tutta politica, della condotta delle opposizioni e le strade percorribili sono due. La prima e' quella del no deciso, senza se e senza ma, dei promotori della manifestazione dell'8 luglio a Roma (Di Pietro, girotondi, sinistra radicale, alcuni esponenti del PD). Per costoro la norma e' comunque figlia del Caimano, si occupa degli interessi di una persona che vuole per se' un regime speciale dinanzi alla legge, tende a sottrarre, sia pure temporaneamente, la politica dal primato della giustizia. Non c'e' alcuna mediazione ne contropartita possibile. La seconda via possibile presuppone invece la possibilita' di riconoscere che, in alcuni casi particolari, la legge non e' uguale per tutti e determinate cariche dello Stato possono godere di speciali garanzie, purche' ragionevoli ed equilibrate in termini costituzionali. Se il lodo Alfano avesse tali caratteri, e si dovra' valutare il testo definitivo, si potrebbe aprire una riflessione sulle condizioni dell'intesa possibile: sicuramente il ritiro della norma "sospendi processi", forse anche alcune altre riforme utili (statuto delle opposizioni parlamentari, rafforzamento del referendum).

2 commenti:

Unknown ha detto...

Con una destra cosi',che mescola sapientemente l'iperliberismo in economia, che si traduce poi in difesa dei monopoli, l'individualismo nella vita sociale (ricordiamoci il suggerimento di Berlusconi di sposare i suoi figli dato ai precari), neofascismo e xenofobia (pacchetto sicurezza), oltre che uno scarsissimo senso dello Stato e delle Istituzioni repubblicane, di cui le varie leggi e norme sulla giustizia sono solo la punta dell'iceberg, con una destra cosi' non si puo' e non si deve trattare.
Dopo questi primi giorni del Berlusconi IV una cosa risalta agli occhi: la mancanza totale di opposizione, sia essa politica, sindacale o della societa' civile. Viviamo un momento di completa apatia, disinteresse e delusione rispetto la politica e i suoi protagonisti. Un'apatia alimentata ancora di piu' dal PD che lascia sempre piu' pensare ad un accordo sotto banco fra Veltroni e Berlusconi. Un'opposizione seria e responsabile non e' quella del "ma anche" o delle puntate di Matrix e Porta a Porta, ma quella di chi, vista la minaccia continua alla democrazia e alla separazione dei poteri, scende in piazza, strillando la propria indignazione, parlando con le persone in ogni luogo e centro di aggregazione, a lavoro, a scuola, all'universita', al bar, in piazza.
Non dobbiamo rassegnarci, ne' scendere a compromessi con questa destra.

Anonimo ha detto...

Hai vinto un premio! Se ti affacci dalle mie parti vedrai di cosa si tratta.

Gab